Trasformare la luce del sole in energia elettrica, un grande affare.
L’impianto fotovoltaico è costituito da un numero di panelli (o moduli), da valutare in base alle esigenze e le possibilità, e da un inverter.
A completare l’importo si aggiungono i quadri elettrici ed i contatori.
I pannelli sono realizzati con materiali particolari che attraverso l’effetto fotovoltaico trasformano l’energia solare direttamente in energia elettrica.
L’inverte ha il compito di trasformare la corrente continua prodotta dai pannelli, in corrente alternata, in modo da poterla utilizzare o cedere alla rete elettrica.
A titolo indicativo una superfice di 8 mq di panelli fotovoltaici ben orientati, produce in un anno circa di 1200 KWh di energia elettrica, con una variabilità che è in funzione della posizione geografica (Nord – Centro – Sud).
Per comprendere meglio, tale energia equivale a quella consumata da 5 frigoriferi, tutti costantemente in funzione per un intero anno.
A meno che non sia necessario (come in una baita in alta montagna) è bene precisare che non è pensabile essere elettricamente autosufficienti con un impianto fotovoltaico.
Immagazzinare l’energia prodotta di giorno per utilizzarla anche di notte è dispendioso, perciò viene mantenuta la connessione con la rete elettrica nazionale ed attuato un regime di scambio energetico.
Alcuni tipi di grandi impianti sono appositamente realizzati per vendere l’energia prodotta, e si configurano come vere e propie centrali elettriche fotovoltaiche.
L’impianto fotovoltaico installabile sui nostri tetti bene si configura come investimento, sicuro, redditizio, che favorisce l’ambiente e ci rende produttori protagonisti di energia.
In un impianto solare fotovoltaico l’irraggiamento solare viene trasformato dai panelli in energia elettrica, sotto forma di corrente continua alla tensione di 12 V.
L’inverter provvede a trasformarla in corrente alternata alla tensione 220 V, utile agli usi comuni e/o allo scambio con la rete elettrica.